Sapevate che oggi è il Roald Dahl Day?
E soprattutto sapevate che sta arrivando una nuova edizione del suo ultimo libro "Billy and the Minpins", illustrata da Quentin Blake?
Questo è l'ultimo libro dello scrittore, fu pubblicato la prima volta nel 1991 e fu l'unico - fino adesso! - ad essere illustrato da un diverso dagli altri libri, ovvero Patrick Benson.
Nulla da togliere a quest'ultimo ovviamente, ma per tutti noi i personaggi di Roald Dahl sono quelli disegnati da Quentin Blake, quasi graffiati nella pagina e graffianti come tutto quello che fanno.
Al solo nominare Roald Dahl, tutti o quasi tutti hanno un tuffo al cuore: "Roald Dahl, certo! Io avevo letto Il GGG!", "Ah! Gli Sporcelli!", e ancora: "La Fabbrica di Cioccolato! Quante volte l'ho letto! Era il mio libro preferito!". E forse non tutti sanno che suo è anche il soggetto dei Gremlins, scritto per la Disney e poi divenuto il celebre film di Spielberg.
Insomma, tutti dobbiamo a questo gigante della letteratura d'infanzia un pezzettino della nostra fantasia, che è stata alimentata dagli universi magici e dai personaggi surreali inventati da lui.
La cosa che rende questo scrittore ancora più speciale è che divenne autore per bambini solo nella seconda parte della sua vita: da giovanissimo, appena finito il college, iniziò a lavorare per la Shell, la compagnia petrolifera, nella speranza - realizzata - di poter viaggiare in giro per il mondo. In questo periodo passò 4 anni in Africa, fino allo scoppiare della guerra, durante cui si arruolò nell'aviazione.
Questi anni di avventure, Safari in Africa e battaglie aeree (compreso un atterraggio di fortuna in cui per un pelo non si schiantò e che gli costò la carriera militare, a causa delle ferite riportate) sono raccontate nel suo libro "Going Solo" ("In Solitario" nell'edizione italiana), forse meno conosciuto degli altri ma sicuramente altrettanto affascinante.
Dal 1942 quindi iniziò a lasciare libera la sua creatività, e il primo libro di successo che pubblicò fu "James e la Pesca Gigante", trasformato poi in un film nel 1996.
Già da questo primo libro le tematiche dei suoi libri sono evidenti: una vena di Dickens - il bambino protagonista è spesso vittima di adulti ottusi e sfruttatori o comunque vive in uno stato di povertà - unita a creature e universi immaginari del tutto inusuali ai tempi in cui scriveva.
La fantasia di Dahl è completamente paradossale ed é questo che li rende speciale e soprattutto un successo eterno: parla ai bambini e non agli adulti. I suoi libri sono pieni di buoni sentimenti, come l'amicizia, la cooperazione, la forza di volontà e la fiducia in sé stessi che aiuta a superare anche gli ostacoli più duri, ma quello che davvero colpisce sono in realtà l'irriverenza, la gloria della battaglia come momento di autodeterminazione, l'opposizione ai demoni.
Dahl rende eroi bambini e bambine che ottengono i propri risultati semplicemente essendo sé stessi, con le loro complessità, la loro ingenuità e soprattutto la loro fantasia instancabile.
© Quentin Blake