Si dice FALL o AUTUMN?
Quante volte ve lo siete chiesti e non avete saputo esattamente come rispondere?
Per noi italiani infatti è semplice: l'autunno è autunno, dal latino Autumnus (e non andiamo oltre perché in realtà non c'è una spiegazione certa della sua etimologia). Per gli anglofoni invece la questione è più complessa: la stagione è la stessa ma le parole sono due. Autumn e Fall.
E già che è una stagione sempre particolare, in cui si l'umore si alterna tra il rimpianto dell'estate e il sollievo dal caldo e c'è l'aspettativa ma anche l'ansia del nuovo anno lavorativo e scolastico... non potevano almeno farla facile, almeno con il nome inglese?
Ebbene, la coesistenza tra le due forme è dovuta alla frammentazione geografica in cui si è sviluppato l'inglese, per via delle colonie e anche all'efficacia di entrambe le parole.
Come spiega un bell'articolo di Atlas Obscura: "La descrizione delle stagioni varia drasticamente in base a dove ci si trova geograficamente (...). Nelle zone temperate, le stagioni sono generalmente suddivise in quattro; nelle zone tropicali, di solito due; nell'Asia meridionale, di solito sei. I calendari più vecchi possono avere cinque o dieci o più o meno. Paesi come gli Stati Uniti, che si estendono su più zone, gestiscono un'intera gamma diversa. Gli Stati Uniti si attengono a quattro stagioni, anche in parti del paese come la Florida del Sud e la maggior parte del Sud-Ovest, che in realtà hanno solo una stagione umida e una una stagione secca."
La definizione delle stagioni è quindi antica quasi come i calendari. Eppure, l'autunno fu l'ultima stagione ad avere un suo nome, comparso nella lingua inglese intorno al XIV secolo con la parola Autumn, derivato dal francese Automne.
Invece Fall deriva, come è ovvio, da Fall, e significa fall, cioè cadere. È piuttosto immediato, nella sua descrittività. Anziché glorificare le messi e il raccolto, si concentra sugli aspetti più malinconici del periodo: la caduta delle foglie. A sua volta, evoca il piombare improvviso del buio, del freddo, della cupezza.
Per lungo tempo Fall ha dovuto competere con Harvest (Raccolto), altra parola utilizzata per indicare la stagione. Alla fine, però, ha prevalso grazie alla spinta possente dei linguisti americani. Appena staccatisi dalla Gran Bretagna, i legislatori delle ex-Colonie avvertivano la necessità pratica e soprattutto politica di riformare il linguaggio. Via tutti gli arcaismi barocchi della scrittura (ad esempio è lì che colour è diventato color) e dentro parole meno aristocratiche. Autumn, con la sua vena latina, venne accantonato (anche se non morì mai) in favore di Fall. Gli inglesi, dalla loro sponda, fecero la scelta opposta.
Ancora oggi è evidente questa tendenza. Inghilterra per Autumn e America per Fall, anche se entrambe, in realtà, sono accettate e riconosciute da tutti e due. Prevalgono, insomma, ma non escludono. Anche perché, dopotutto, è solo il nome di una stagione.